Cantine Tinazzi: sostenibilità e delfini
Un secondo bilancio di sostenibilità che coinvolge tutta la filiera, bottiglie “eco” più leggere, un progetto che sostiene la ricerca a favore dei delfini del Golfo di Taranto, investimenti energetici: ecco tutte le novità green in casa Tinazzi.
Azioni concrete, progetti mirati, monitoraggi e regole chiare, iniziative ambientali e responsabilità sociale d’impresa: è tempo di rivoluzione, anzi, di Tinazzi (R)Evolution. Un progetto che scaturisce dal desiderio di futuro. Cantine Tinazzi prosegue il cammino verso la sostenibilità, in tutte le sue accezioni, ambientale, ma anche sociale ed economica.
L’azienda con sede a Lasize e cento ettari di vigneti tra il Veneto, Puglia e Toscana promuove, nel raccontare questo percorso, una comunicazione trasparente, presentando per il suo secondo Bilancio di Sostenibilità. Tra le novità, l’adozione del Codice di condotta dei fornitori, che riguarda tutta la supply chain: ogni anello della catena si assume responsabilità nei confronti dell’ambiente e delle persone coinvolte nella produzione o nel servizio. In questo modo tutta la filiera ne trae beneficio.
Questo approccio aiuta a individuare soluzioni virtuose: proprio nel 2022 i fornitori di bottiglie hanno avviato un progetto che prevede di impiegare bottiglie più leggere, passando dai 1200 grammi delle “Imperiali” ai 550 grammi delle “Prince”. Un’iniziativa che riduce i consumi energetici, di trasporto e di smaltimento. Inoltre, nel 2023, proseguono gli investimenti in energia rinnovabile, con il raddoppio della superficie fotovoltaica nella sede di Lazise.
Si rafforza inoltre la partnership con Jonian Dolphin Conservation ETS di Taranto. Tinazzi donerà all’associazione scientifica che studia i cetacei del Golfo di Taranto una royalty di 1 euro per la vendita di ogni bottiglia appartenente alla linea che ha dedicato al progetto. Il gruppo ha infatti adottato tre cetacei tra quelli tracciati e monitorati dai ricercatori, Pontos, un “grampo”, Idros, un capodoglio, e Toosa, un tursiope, il tipo di delfino più conosciuto, e ha battezzato con i loro nomi tre vini, un Primitivo, uno Chardonnay e un Primitivo Rosato. Le donazioni raccolte verranno utilizzate per finanziare importanti progetti di ricerca e di tutela del mare e delle sue specie.
Fonte: Comunicato Stampa