Il batterista Jason Bonham e Urus Performante
Prima una rullata, poi una curva tagliata con precisione nell’azzurro del cielo americano. Poi due colpi su timpano e tom e quindi il piede che al posto della grancassa sollecita l’acceleratore di una Lamborghini Urus Performante, che nel suo giallo maestoso sembra fare a gara coi riflessi del sole di Daytona: ecco The Engine Songs V8: le vibrazioni del motore otto cilindri a confronto con le percussioni leggendarie del rock.
«La passione per la musica e le auto la devo a mio padre» dice Jason Bonham, batterista di culto e figlio del leggendario drummer dei Led Zeppelin John Bonham, che per la serie The Engine Songs – la triologia di playlist disponibili su Spotify create abbinando la musica alle frequenze dei motori V12, V10 e V8 Lamborghini – ha sollecitato il Super SUV della Casa del Toro godendo dei parallelismi tra il suono dell’otto cilindri col martellare ritmico e crescente delle percussioni.
«Ascoltando qualsiasi canzone, qual è l’elemento che la fa andare avanti? È semplice: la batteria. Se lei non si ferma, il resto della band non si ferma» ha detto Bonham nella videointervista esclusiva, la terza (le prime avevano visto protagonisti Luca Natali Stradivari e Amy Macdonald) realizzata insieme ai grandi nomi della musica internazionale.
«Come accaduto con Aventador Ultimae e Huracán Tecnica, per creare la playlist dedicata a Urus Performante sono partito dall’analisi della frequenza fondamentale del motore», ha spiegato Alex Trecarichi, music producer e creatore di The Engine Songs insieme all’ingegnere del suono Lamborghini Mario Mautone, «nel caso di Urus, il parametro che tornava era quello dei 50 hertz, corrispondente alle vibrazioni della batteria. Quindi, una parte importante della playlist, doveva essere rappresentata dal ritmo».
E nella mente e nelle mani di Jason Bonham, ritmo e memoria diventano una cosa sola: «Il mio primo ricordo legato a Lamborghini? Mio padre alla guida di una Countach» racconta il musicista, già batterista formato dall’età di cinque anni e poi protagonista di numerosi tour mondiali e reunion dei Led Zeppelin insieme ai suoi “padrini” Jimmy Page, Robert Plant e John Paul Jones, «innamorato di quel rombo, papà amava ripetere: “voglio che il mio sound assomigli a quello di un tuono”. Ecco l’elemento principale d’ispirazione, sia per me che per lui: le frequenze basse del tuono».
Un’eco possente e velocissima: Urus Performante è diventata punto di riferimento nel proprio segmento grazie al record per i SUV di serie registrato sul tracciato di Pikes Peak in Colorado, registrando un tempo di 10:32:064, ben 17 secondi in meno rispetto a quello del precedente detentore del record. Grazie a una potenza aumentata a 666 CV è in grado di sviluppare una coppia di 850 Nm a soli 2.300 giri/min, accelerando da 0 a 100 km/h in 3,3 secondi e raggiungendo la velocità massima di 306 km/h.
«Sono sempre stato una persona alla ricerca dell’unicità, di qualcosa che gli altri non avessero» conclude Bonham, «e guidare una Lamborghini, è un modo sicuro di raggiungere l’obiettivo».
Fonte: Comunicato Stampa