La concept car Alfa Romeo Carabo al Chantilly Arts & Elegance

Alfa Romeo Carabo

La concept car Alfa Romeo Carabo, nata sulla base dell’iconica Alfa Romeo 33 Stradale, sfila al concorso “Chantilly Arts & Elegance Richard Mille”, prestigioso concorso d’eleganza ospitato nel castello di Chantilly, a 50 km da Parigi.

Prototipo estremo, con livrea verde e arancio, porta la firma del famoso stilista Marcello Gandini, e fa parte della collezione di FCA Heritage. E’ visibile al Museo Storico Alfa Romeo di Arese – La macchina del tempo.

Il 30 giugno si svolgerà la quinta edizione di “Chantilly Arts & Elegance Richard Mille”, il prestigioso concorso che coniuga il mondo delle automobili con l’arte e l’eleganza. La manifestazione ospiterà alcune delle vetture più spettacolari al mondo, tra cui l’affascinante concept car Alfa Romeo Carabo (1968) di FCA Heritage – il dipartimento che tutela e promuove il patrimonio storico dei marchi italiani di FCA – ed esposta normalmente presso il Museo Storico Alfa Romeo di Arese – La macchina del tempo.

La storia della Carabo inizia con una delle vetture più iconiche mai realizzate: la 33 Stradale (1967), versione appunto “da strada” della 33/2, pensata in una fase iniziale per essere prodotta in una serie limitata di 50 esemplari anche se poi saranno appena 18 quelli che vedranno la luce. Tra i suoi punti di forza: la leggera carrozzeria in vetroresina “scolpita” dal maestro Franco Scaglione e il poderoso 8 cilindri a V (90°) collocato in posizione posteriore-centrale all’interno di un innovativo telaio tubolare.

Proprio su quello stesso telaio, un anno più tardi, un altro grande stilista italiano, Marcello Gandini, firma la Carabo, ennesima pietra miliare del car design nazionale e fra le creazioni di maggior suggestione dello storico carrozziere torinese Bertone. La Carabo si rivela ancor più estrema, con la parte anteriore dalla linea tesissima che si raccorda senza soluzione di continuità con il grande parabrezza a forte inclinazione.

Altrettanto spettacolare si rivela il volume posteriore percorso integralmente dalle griglie d’aerazione destinate al raffreddamento del vano motore concluso con il taglio improvviso della coda; lo specchio di quest’ultima, di forma esagonale, è interamente coperto da una griglia a maglia rettangolare messa in evidenza dal verde acceso della carrozzeria che la caratterizza. Infatti, a richiamare il coleottero Carabo, da cui il nome della concept car, è questa livrea di un verde squillante alternato a parti grigio scure e con il profilo dell’affilato frontale arancio fluorescente.

La spiccata forma a cuneo della zona anteriore si apprezza ancor più nella vista di profilo, dove sulla Carabo si segnala anche il taglio asimmetrico dei passaruota e le porte con apertura verticale mediante comando idropneumatico per agevolare l’accesso nel bassissimo abitacolo (da terra la vettura misura appena 99 cm). La concept car Carabo fece il suo debutto al Salone di Parigi del 1968. A cinquant’anni dalla sua presentazione, affascinerà nuovamente il pubblico francese al concours d’état di Chantilly, dove viene presentata fuori concorso nella sezione “The Marcello Gandini creations”.

Fonte: Comunicato Stampa

Gianluca Pezzi
Giornalista che arriva dall’esperienza decennale di Blogo dove è stato direttore per diversi anni, e dove nel settore motori ha dato slancio ad Autoblog.it e Motoblog.it, punti di riferimento del settore per un decennio. Nel 2020 inizia l'avventura con HipMiller nel mondo lifestyle maschile.

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