Lancia Design Day: le icone del passato che hanno ispirato il futuro
Il Lancia Design Day del 28 novembre è un viaggio tra passato e futuro, in cui il marchio invita a scoprire gli stilemi che hanno ispirato i tre nuovi modelli del domani. Un percorso tra eclettismo, eleganza e carattere, per svelare le origini di un design elegante e di una bellezza italiana senza tempo che porta il Brand a definirsi “Progressive Classic”.
Si inizia il viaggio con alcuni dei modelli che hanno ispirato il futuro: la Beta HPE, con la sua rinomata “veneziana”, la Gamma Coupé da tutti ricordata come il confortevole e innovativo “salotto viaggiante” di Lancia. Al loro fianco, la Fulvia Coupé del 1965, elegante, aggressiva e prestazionale al contempo. Modelli molto diversi tra loro, qualcuno figlio di un design aggraziato ed elegante, altri di un design brutale ed efficiente, ma tutti accomunati da uno stile capace di andare oltre lo spazio e il tempo, che li rende ancora oggi bellissimi, contemporanei ed espressione di un design tipicamente italiano.
Oltre a eleganza e carattere, infine, va ricordato che esiste una terza declinazione del Design di Lancia: l’eclettismo, ossia la tendenza a ispirarsi a fonti diverse, anche contrastanti tra loro, per raggiungere una sintesi armonica e coerente. È ciò che avviene, ad esempio, nelle abitazioni italiane, uno spazio di vita vissuto e intimo, da cui Lancia ha attinto per la creazione degli interni, originali e accoglienti, dei modelli Gamma e Beta. La stessa raffinatezza degli interni si ritrova nella Fulvia Coupé del 1965, elegante, aggressiva e prestazionale al contempo. E anche questo è un esempio di eclettismo Lancia.
Lancia Beta HPE, l’eclettismo anticonformista
La Lancia Beta HPE (High Performance Estate) è una vettura familiare, bassa ed armoniosa, dotata di un bagagliaio capiente e, al tempo stesso, sportiva e dalle alte prestazioni. Prodotta in tre serie, è di certo la versione più affascinante del modello Lancia Beta. Presentata al Salone dell’automobile di Ginevra del 1975, la Lancia Beta HPE conquista il grande pubblico per il suo carattere eclettico, tanto da essere considerata una vettura anticonformista apostrofata con la formula della “praticità elegante”.
Ciò che colpisce è la parte posteriore dell’abitacolo, dotata di un ampio portellone inclinato, da cui s’intravede, dietro il vetro, un’innovativa struttura frangisole a veneziana che limita gli effetti dell’irraggiamento solare, salvaguardandone la visibilità posteriore. Questa soluzione innovativa è completata da due modanature sul terzo montante che si fondono, a livello visivo, proprio con l’originale finitura applicata al lunotto. E sempre nella zona posteriore, ma questa volta all’interno, spiccano gli schienali posteriori avvolgenti che si estendono fino al rivestimento laterale posto sotto i finestrini, per garantire una libertà di postura agli occupanti. I poggiatesta posteriori sono a scomparsa, in modo da integrarsi nello schienale, se non utilizzati. Insomma, l’abitacolo spazioso e innovativo della Beta HPE richiama proprio quell’atmosfera calda e accogliente delle belle dimore italiane. Una curiosità: reclinando i sedili posteriori, è persino possibile inserire un materassino per ottenere una sorta di letto “in movimento”.
La rottura dei canoni e il “salotto viaggiante” di Lancia Gamma Coupé
Il design avveniristico è il tratto saliente della Lancia Gamma Coupé che viene presentata al Salone di Ginevra del 1976. Classica negli esterni, ma eclettica negli interni, questa vettura viene ricordata come il “salotto viaggiante”, in quanto nell’abitacolo ricrea un ambiente ospitale, confortevole e, per alcuni tratti, anche innovativo, come dimostrano un originale abbinamento di colori e una plancia ispirata al product design degli anni Settanta.
La raffinatezza e la qualità assoluta dei materiali sono frutto di collaborazioni con alcune prestigiose case di moda, tra cui la maison di Ermenegildo Zegna. Ultima evoluzione delle grandi coupé GT di Lancia, stirpe di alto lignaggio che annovera l’Aurelia e la Flaminia, la Gamma Coupé prende ispirazione dalla Flaminia Coupé. E sarà forse per questo che, al primo sguardo, appare subito più aggraziata e filante della berlina a cinque porte, anche grazie all’andamento discendente del tetto.
Fonte: Comunicato Stampa