Museo Mazda a Hiroshima: le 10 gemme nascoste
Rinnovato nel maggio 2022, il famoso Museo Mazda a Hiroshima è una delle mete preferite dai visitatori della città. In tutte le sue dieci zone, c’è tanta storia dell’automobile che aspetta solo di essere scoperta.
Non è un segreto che Mazda faccia parte della ricca tradizione giapponese. Fondata nel 1920 – ovvero 103 anni fa – come Toyo Cork Kogyo Co. (poi ribattezzata Toyo Kogyo nel 1927 e, infine, Mazda nel 1984), l’Azienda automobilistica con sede a Hiroshima ha visto anni di innovazione e continui successi in tutto il mondo, con la realizzazione di tantissimi veicoli iconici. Tuttavia, ciò che molti non sanno, è quanto siano profonde le radici di Mazda.
Il Museo Mazda, sito nel quartier generale di Mazda a Hiroshima e accessibile al pubblico, è il luogo ideale per rivivere questo illustre e vibrante passato. Con oltre dieci diverse zone, il Museo Mazda abbraccia oltre 100 anni di questa storia unica, dalle tecnologie innovative e stimolanti al design pluripremiato fino all’ingegneria di nuova generazione. In ogni zona si trova una perfetta sintesi dello spirito di sfida Mazda, con numerose gemme automobilistiche da scoprire.
Zona 1 – Il piccolo tre ruote che ricostruì Hiroshima
Jujiro Matsuda iniziò ad Osaka, in Giappone, il percorso dell’Azienda, e uno dei primi veicoli Mazda è anche uno dei più straordinari: un “furgoncino” a tre ruote.
Da vedere: ad accogliere i visitatori del Museo Mazda c’è il Type-TCS, che racchiude perfettamente l’eclettica storia del Marchio. Era realizzato interamente con componenti di produzione nazionale, il 40% più potente del suo predecessore, il Type-DA, e poteva trasportare il ragguardevole carico di 400 kg. Più tardi, nel 1938, Mazda lanciò il Type-GA e riprese la produzione appena quattro mesi dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. L’anno successivo, il 1946, arrivò al vertice del mercato con la produzione di 2.430 unità. Acquistò rapidamente il soprannome di “Green Panel”, con riferimento al suo quadro strumenti verde che simboleggiava pace e sicurezza. Il Type-GA rimase in produzione fino al 1949. Oggi, il Museo Mazda espone il suo modello successivo, il Type-GB, nell’iconico colore “Green Panel”.
Zone 2-3 – L’alba del Soul Red Crystal
A metà del XX secolo, Mazda rivolse la propria attenzione ai veicoli per i privati. Dalle piccole hatchback alle berline di lusso, in tutto il mondo iniziò a vedersi una variegata gamma di veicoli.
Da vedere: i veicoli più storici e riconoscibili di Mazda comprendono Cosmo Sport, Savanna e Cosmo AP. In particolare, la Cosmo AP è stata una delle prime vetture ad essere lanciata nel colore rosso, una rarità per la metà del 20° secolo poiché allora le vetture di fascia alta erano tipicamente realizzate con colorazioni di serie nere, bianche o argento. Con questo approccio non convenzionale è nato il legame unico della Mazda con il colore, che è ancora oggi sinonimo del Marchio. Anche la Cosmo Sport è in qualche modo una rarità, considerato che circa 480 dei quasi 1.200 esemplari prodotti sono tuttora in circolazione.
Zona 4 – La Sport Prototipo di Gruppo C che ha vinto a Le Mans
Mazda ha espresso il proprio spirito di sfida in varie specialità del motorsport, tra cui Le Mans e IMSA.
Da vedere: una delle installazioni più attraenti è quella della Mazda 787B, la vettura che ha vinto la tremenda 24 Ore di Le Mans. Il museo mostra la 787B allestita in un box, dove i visitatori possono anche vedere cimeli delle gare di durata più famose. Nel 1991 Johnny Herbert, Volker Weidler e Bertrand Gachot portarono il team Mazdaspeed a una storica vittoria.
Zone 5-6 – Il solo e unico motore V12
Lo spirito di sfida Mazda si vede anche nelle Zone 5-6, che riguardano gli anni Ottanta caratterizzati dall’offensiva in un mercato competitivo.
Da vedere: nella Zona 5 si può vedere il primo e unico motore V12 di Mazda, un propulsore con cilindrata di 4000 cc che è stato sviluppato tra la fine degli anni ‘80 e il 1992. Collegando due motori V6, il team di sviluppo voleva realizzare un motore per la migliore auto al mondo. Il V12 non è mai stato commercializzato, ma lo spirito di sfida di Mazda è rimasto in questi progetti unici, tra cui il motore rotativo a tre rotori e il V6 a ciclo Miller.
Zona 7 – Il SUV che ha dato al mondo il design “Kodo: Soul of Motion”
Benvenuti nella nuova scuola: Mazda CX-5, Mazda6 e MX-5 rappresentano la nuova era di Mazda, con la rivoluzionaria tecnologia Skyactiv e l’esclusivo Kodo Design.
Da vedere: il SUV Mazda CX-5, lanciato nel 2012, è stato il primo veicolo a presentare il nuovo tema stilistico Mazda “Kodo: Soul of Motion”. Si è detto che la silhouette slanciata e sportiva fosse stata ispirata da un ghepardo pronto a balzare sulla sua preda, e che questo design d’avanguardia si unisse alla tecnologia Skyactiv, che massimizza le prestazioni di marcia e l’efficienza, per un SUV crossover pieno di fascino.
Zone 8-9 – L’auto accartocciata, appositamente distrutta
Con veicoli brillanti arrivano standard di sicurezza senza compromessi. È possibile vedere una serie di straordinarie installazioni, nonché l’opportunità di assistere alla produzione dei veicoli Mazda in tempo reale.
Da vedere: una Mazda CX-30 danneggiata durante i test di sicurezza di routine costituisce uno dei momenti più riconoscibili nel Museo Mazda. Sebbene i danni alla parte anteriore dell’auto siano ingenti, posto di guida e abitacolo rimangono ben protetti. Nella Zona 9 si può anche camminare sopra la linea di produzione Mazda dello stabilimento di Ujina , che produce 1.000 auto al giorno. Ogni vettura richiede circa 15 ore di lavoro di precisione per essere completata.
Zona 10
Guardando nella Zona 10 al prossimo secolo, si ammira l’audace strategia a prova di futuro della Mazda e gli esclusivi oggetti dal design Kodo, tra cui una bicicletta, un divano e una spettacolare scultura Goshintai.
Da vedere: Nella Zona 10 l’esterno ampio ed elegante e la natura coinvolgente delle Mazda Vision Coupé e RX-VISION offrono la nota conclusiva perfetta per il Museo Mazda. Ognuna di queste auto è stata portata in vita grazie alle doti combinate di esperti modellatori d’argilla, che hanno utilizzato le loro abilità per trasformare le idee in modelli a grandezza naturale, che sarebbero poi diventati delle concept car. Vicino alle due concept c’è la Mazda LM55 Vision Gran Turismo, che è un modello a grandezza naturale dell’auto disponibile nel gioco di gare virtuali Gran Turismo. La vettura fonde la filosofia di design Kodo di Mazda con un richiamo alla Mazda 787B vincitrice a Le Mans.
Fonte: Comunicato Stampa