Alla scoperta di Mauritius: isola ricca di storia
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Mauritius, gioiello dell’Oceano Indiano, è una destinazione da sogno che incanta con le sue spiagge bianche, acque cristalline e paesaggi mozzafiato. Dalle lussureggianti montagne verdi alle barriere coralline ricche di vita marina, Mauritius è il luogo ideale per chi cerca relax, avventura o una fuga romantica. Questo paradiso tropicale offre un’ospitalità calorosa che si riflette in ogni angolo dell’isola e un mix unico di culture, grazie alla sua storia multiculturale, tutta da scoprire.
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Image: Mauritius Tourism Promotion Authority
L’impronta Portoghese e il nome Cirne
Mauritius è un’isola ricca di storia, dove le tracce europee si intrecciano con le influenze locali e asiatiche, creando un tessuto culturale unico. Esplorare le testimonianze dell’Europa a Mauritius significa viaggiare attraverso secoli di colonizzazione, commercio e trasformazioni sociali.
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Image: Mauritius Tourism Promotion Authority
Prima dell’arrivo degli europei, Mauritius era disabitata: i primi esploratori europei a visitare l’isola furono i portoghesi, intorno al 1500. Anche se non si stabilirono permanentemente, chiamarono l’isola “Cirne”, probabilmente a causa della presenza del dodo, che ricordava loro un cigno. Sebbene i portoghesi non abbiano lasciato costruzioni permanenti, il nome Cirne rimane un testimone della loro presenza.
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La dominazione Olandese (1598-1710) e il nome Mauritius
Gli olandesi furono i primi europei a stabilirsi sull’isola nel 1598, dandole il nome di Mauritius in onore del principe Maurits van Nassau. Durante il loro dominio, gli Olandesi introdussero la canna da zucchero, gli animali domestici e i cervi, influenzando l’ecosistema locale.
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Le rovine del periodo olandese si possono visitare a Vieux Grand Port, con resti di fortificazioni e manufatti conservati al Museo Frederik Hendrik. Inoltre, al Memoriale del Primo Sbarco Olandese, situato a Ferney, si commemora l’arrivo degli olandesi e il loro impatto sull’isola.
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L’influenza Francese (1715-1810)
I francesi ribattezzarono l’isola “Île de France” e lasciarono un’impronta duratura, in particolare nella cultura, nell’architettura e nella lingua. Port Louis, la capitale, fondata dal governatore François Mahé de La Bourdonnais, conserva numerosi edifici di epoca francese, come il Palazzo del Governo e la Caserma di Linea, mentre il Castello di Mon Plaisir a Pamplemousses, un tempo residenza del governatore francese, è un esempio di architettura coloniale ben conservata.
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Image: Mauritius Tourism Promotion Authority
Il periodo Britannico (1810-1968)
Dopo la conquista britannica nel 1810, Mauritius divenne una colonia inglese. Anche se gli inglesi permisero ai coloni francesi di mantenere la loro lingua e tradizioni, introdussero nuove infrastrutture e politiche. Il sito UNESCO Aapravasi Ghat a Port Louis è un testimone del “Grande Esperimento” britannico, dove oltre 462.000 lavoratori, principalmente provenienti dall’India, arrivarono per lavorare nelle piantagioni di canna da zucchero.
La Torre Martello a La Preneuse è stata costruita dagli inglesi per difendersi dai francesi, ed è una delle meglio conservate sull’isola, così come il Ponte Cavendish a Mahebourg, esempio dell’ingegneria britannica e uno dei pochi ponti dell’epoca ancora in uso.
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Il passaggio all’Indipendenza (1968)
Mauritius ottenne l’indipendenza dalla Gran Bretagna il 12 marzo 1968, diventando una repubblica nel 1992. A Port Louis, la Statua di Sir Seewoosagur Ramgoolam onora il primo Primo Ministro di Mauritius, che ha guidato il paese verso l’indipendenza.
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Image: Mauritius Tourism Promotion Authority
L’impronta culturale europea a Mauritius
Le influenze europee a Mauritius si manifestano in architettura, negli edifici coloniali, spesso in pietra o legno, con verande e tetti a spiovente, tipici delle ere olandese, francese e britannica, e nella lingua e cultura: il francese e il creolo mauriziano (basato sul francese) sono ampiamente parlati, mentre l’inglese è la lingua ufficiale del governo e dell’istruzione.
Per quanto riguarda la cucina, la cucina mauriziana è una fusione di influenze francesi, indiane e africane, con piatti come il “rougaille” (stufato di pomodoro) e i dolci francesi tradizionali.
Fonte: Comunicato Stampa
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