Museo del Novecento di Milano Online: Boccioni, Klee, Modigliani e Kandinskij
Boccioni, Klee, Modigliani e Kandinskij in gigapixel: Arte online, Colore e materia, con una selezione di opere del Museo del Novecento di Milano in altissima definizione. Le pennellate di Boccioni, Klee, Modigliani e Kandinskij indagabili fino al più microscopico dettaglio grazie al gigapixel.
A gennaio 2022 il Museo del Novecento di Milano ha deciso di indagare con immagini ad alta definizione una selezione di capolavori esposti nelle sale recentemente rinnovate, attraverso le tecnologie di acquisizione sviluppate da Haltadefinizione, tech company di Franco Cosimo Panini Editore, con il partner tecnologico Memooria, al fine di monitorare lo stato di conservazione delle opere e renderle fruibili online al grande pubblico.
Le opere selezionate racchiudono l’essenza delle principali Avanguardie Internazionali rappresentata da alcuni dei più grandi artisti del XX secolo: Elasticità (1912) e Corpo umano (Dinamismo, 1913) di Umberto Boccioni, il Ritratto di Paul Guillaume di Amedeo Modigliani (1916), Composizione di Vasilij Kandinskij (1916) e Wald Bau di Paul Klee (1919) sono adesso disponibili sul sito di Haltadefinizione in risoluzione gigapixel.
Dalla trama della tela al più microscopico tocco di pennello, i visori multimediali consentono di “immergersi” ed esplorare l’immagine delle opere d’arte e vedere anche ciò che a volte, di fronte alle opere originali, l’occhio non potrebbe apprezzare.
La possibilità di ingrandimento fino a 40x offre nuove opportunità sia per la valorizzazione, sia per la conservazione e lo studio delle opere stesse. La presenza di vetri conservativi in fase di acquisizione non ha alterato la qualità delle immagini, sono infatti stati raggiunti altissimi livelli di definizione, qualità, dettaglio e fedeltà cromatica.
La possibilità di digitalizzare opere d’arte con vetro museale, climabox o teche consente all’ente di tutelare il dipinto mantenendo condizioni di conservazione ottimali. Con il gigapixel è possibile ottenere esemplari digitali a elevata risoluzione dei dipinti, tramite l’unione e l’elaborazione di una grande quantità di singoli scatti fotografici a porzioni del medesimo soggetto: l’immagine del Ritratto di Paul Guillaume di Modigliani, una delle opere più note dell’artista livornese, è il risultato di 779 scatti per una risoluzione di circa 1100 ppi.
La stessa risoluzione è stata raggiunta per le opere di Boccioni e Kandinskij. Nel caso di Wald Bau di Klee, è stata adoperata una tecnica fotografica con focus stacking che permette di mettere a fuoco con una maggiore profondità di campo, realizzando una serie di scatti della stessa inquadratura ognuno su un piano di messa a fuoco diverso in sequenza. Più è alta la risoluzione ricercata maggiore è il numero di scatti. Per l’opera di Klee, infatti, sono stati realizzati ben 1320 scatti per una risoluzione di 2100 ppi, inoltre, la superficie dell’opera è stata mappata anche in 3D.
L’osservazione delle opere in formato gigapixel acquisite durante l’ultima campagna di digitalizzazione ha rilevato e confermato un ottimo stato di conservazione dei capolavori, che adesso sono a disposizione del pubblico sul sito di Haltadefinizione per completare l’emozione di ammirarli dal vivo nella sale del Museo del Novecento di Milano.
Fonte: Comunicato Stampa