SKUM Pavilion: il padiglione gonfiabile e portatile di Bjarke Ingels

SKUM Pavilion
SKUM Pavilion

Un padiglione giocoso, colorato, simpatico e anche ecosostenibile: questo il concept dietro a SKUM Pavilion, una delle realizzazioni più particolare dell’architetto danese Bjarke Ingels e del suo studio “BIG” (Bjarke Ingels Group).

SKUM Pavilion

SKUM Pavilion

L’architetto, che recentemente si è aggiudicato la conclusione del progetto milanese City Life con Gateaway, ha realizzato l’opera proprio basandosi sul significato della parola “Skum”, che in danese significa “Spuma”. In effetti, SKUM Pavilion è concepito proprio come una serie di bolle simpatiche e colorate, nonché gonfiabili. L’altra caratteristica principale del progetto, completato nel 2016, è che è un padiglione portatile, e quindi si gonfia e si sgonfia in tempi velocissimi per poter girovagare tra una fiera e l’altra.

I primi tre fruitori dell’opera sono stati la fiera Tuborg di Roskilde (dove era usato come Padiglione Bar), il museo ARoS di Aarhus, e il Chart Art Fair, tutti intenzionati a rinnovare la loro estetica, presentando un ingresso molto diverso dal solito. E che tra l’altro attira tutti, dato che la filosofia su cui è basato è un po’ quella del “fanciullino” pascoliano, solo declinato in chiave architettonica.

SKUM Pavilion

SKUM Pavilion

Bjarke Ingels e il suo team si sono infatti ispirati ai castelli gonfiabili, sui quali i bambini alle fiere e ai lunapark si divertono a saltare e a giocare. Anche l’aspetto è decisamente infantile, nel senso buono del termine: colorato, irregolare, molto distante dalle linee tese e rigide tipiche dell’architettura scandinava, di cui qui però rimane la praticità e funzionalità, nonché le superfici pulite e prive di ogni elemento decorativo. L’atmosfera che ne esce  è giocosa e pacata, grazie anche ai colori enfatizzati dai LED presenti all’interno della spuma e che possono anche cambiare nella tonalità.

SKUM Pavilion

SKUM Pavilion

L’idea di utilizzare un castello gonfiabile come materiale è nata perché con questo materiale si può creare qualsiasi tipo di struttura. È gonfiabile e facile da ripiegare e gonfiare di nuovo, ma è stato molto più difficile da produrre di quanto pensassimo. A un certo punto, il produttore ha quasi rinunciato ed eravamo sotto una forte pressione a livello di tempo, ma il risultato è il più bello che si possa immaginare”. (Jakob Lange, Partner di BIG)

SKUM Pavilion è composto da delle bolle riempite ad aria, alimentate da due turbine eoliche e che si gonfiano in un tempo record di 7 minuti. Tutto nell’ottica di ridurre ogni ostacolo e fatica nella preparaizone, e dare subito inizio ai giochi in qualunque tipo di evento. Ciò non significa che sia piccolo: una volta gonfiato, SKUM Pavillion crea una tettoia di 120 metri quadrati che consentono ai visitatori di rilassarsi e riposarsi sotto la sua ombra, specialmente d’estate.

SKUM Pavilion

SKUM Pavilion

I materiali di SKUM Pavillion sono riciclabili e sostenibili, con anche i LED a dare una maggiore impronta sostenibile visto che consumano meno energia.

Fonte: Comunicato Stampa

Robin Grant
Robin Grant aka Roberto Mazza è un blogger con la passione della scrittura. La sua carriera ha inizio come recensore automobilistico, dove ha affinato la sua capacità di analizzare veicoli in modo approfondito e appassionato. La sua straordinaria passione per i paesi nordici lo ha spinto a creare il sito Noglen, dove condivide la storia e la cultura affascinanti di queste regioni.

Potrebbe interessarti anche

Altro in Design