Isole Marchesi: Tahiti tra tradizioni e cultura
Le Isole Marchesi, con le loro scogliere imponenti, spiagge nere e foreste pluviali, sono un gioiello nascosto dell’arcipelago del Pacifico conosciuto anche come la “Terra degli Uomini”. Questo luogo incantevole è caratterizzato da un profondo legame con la terra e una storia ricca di tradizioni tramandate di generazione in generazione.
Le Isole Marchesi rappresentano una destinazione straordinaria per coloro che cercano un connubio tra bellezze naturali e tradizioni culturali uniche. Ogni isola è un mondo a sé stante, con la sua bellezza e il suo fascino peculiare. Percorrere queste terre è come viaggiare attraverso la storia e la natura in uno dei luoghi più affascinanti del Pacifico. Scopriamo quindi le meraviglie delle Isole Marchesi, dal loro paesaggio surreale alle tradizioni culturali che le rendono uniche.
Un paesaggio incantevole
I raggi di sole filtrano attraverso le nuvole sospese sulle cime montagnose, creando un paesaggio delicato e quasi irreale. Le Isole Marchesi emergono maestosamente dall’Oceano Pacifico, incanalando il fascino delle storie e delle leggende che le circondano. Questa è la “Terra degli Uomini”, situata a 1.500 km a nordest di Tahiti, composta da 12 isole, di cui solo 6 sono abitate.
Un accesso facile
Nonostante la loro posizione remota, le Isole Marchesi sono raggiungibili tramite voli domestici operati da Air Tahiti. In soli 3 ore e 40 minuti, è possibile volare da Papeete a Nuku Hiva, il centro amministrativo delle Isole Marchesi. La compagnia aerea Air Moana offre anche collegamenti verso Nuku Hiva e Hiva Oa, aprendo le porte a questo paradiso incontaminato.
Uno spettacolo di cultura e natura
Le coste delle Isole Marchesi sono una miscela affascinante di spiagge nere e baie paradisiache, incorniciate da scogliere imponenti. Le lussureggianti foreste pluviali custodiscono i segreti dei resti pre-europei e offrono rifugio a cavalli e capre selvatiche. La natura qui è selvaggia e affascinante, dalle valli di Taipivai alla baia di Hatiheu e dalla spiaggia di Anaho alla cascata di Hakaui (Vaipo), la cascata più alta delle Isole Marchesi. Gli abitanti di queste isole sono considerati i migliori artigiani della Polinesia Francese, noti per le loro straordinarie incisioni, tatuaggi e gioielli che testimoniano il loro talento unico.
Sulle orme di Melville nella valle di Taipivai
Le Isole Marchesi sono intrise di storia, e una delle storie più affascinanti è quella di un marinaio che cercava di sfuggire da una barca che detestava. Nel 1842, questo marinaio sbarcò di nascosto su un’isola apparentemente dura e impenetrabile, temendo di trovarvi cannibali. Tuttavia, fu accolto calorosamente dalla tribù dei Taipi, diventando così il primo europeo a scoprire la loro comunità. Oggi, puoi seguire le sue orme in un pellegrinaggio mistico tra i resti della valle, tra cui tiki e petroglifi, immerso in un’atmosfera senza tempo.
Immersioni straordinarie
Nonostante Nuku Hiva non sia una delle principali destinazioni per le immersioni, offre un’esperienza emozionante. L’isolamento geografico dell’isola ha favorito lo sviluppo di una ricca biodiversità marina. In queste acque puoi avvistare mante, diavoli di mare, squali di varie specie, tonni, delfini e pesci spada. Lungo la costa, vive una comunità di centinaia di delfini, facilmente avvistabili, rendendo le immersioni un’esperienza indimenticabile.
Ricordi di Gauguin e Brel
Nel corso degli anni, le Isole Marchesi hanno attirato artisti in cerca di ispirazione e pace interiore. Nel 1901, Paul Gauguin e successivamente, nel 1975, Jacques Brel, si stabilirono a Hiva Oa. Camminare sulle orme di questi artisti significa non solo esplorare la bellezza naturale dell’isola ma anche visitare luoghi come il cimitero di Calvaire, dove entrambi riposano di fronte alla baia di Taaoa. Puoi anche visitare la riproduzione della “Maison du Jouir”, una piccola casa museo dedicata a Gauguin, dove il pittore trascorse parte della sua vita e dipinse alcune delle sue opere più famose, ispirato dalla vita quotidiana degli isolani e dalle antiche leggende religiose di queste terre mitologiche.
L’Isola dei Tiki
Hiva Oa è famosa per i suoi siti archeologici, tra cui il me’ae a Puama’u, che ospita la più grande statua tiki delle Isole Marchesi. “Takaii” (2,5 m) è l’unica statua tiki sorridente, nascosta tra la vegetazione lussureggiante. La zona circostante è ricca di petroglifi e altre testimonianze antiche. A Taaoa, puoi esplorare una vasta area di culto con strutture litiche e tiki che si fondono armoniosamente con la natura incontaminata e primitiva, circondata da maestosi alberi baniani, alberi di pane, alberi di cocco e papaya.
Infinite possibilità di trekking e passeggiate
Per gli amanti della natura e dell’avventura, Hiva Oa offre infinite opportunità per escursioni a piedi, a cavallo o in fuoristrada. I 319 km² di paesaggio immacolato dell’isola sono punteggiati da cascate, picchi montagnosi, guadi e fiumi che attendono solo di essere esplorati.
Le Isole Marchesi
Nuku Hiva: La porta di accesso
Nuku Hiva è il centro amministrativo delle Isole Marchesi e incarna perfettamente la morfologia dell’arcipelago, con versanti lussureggianti che si tuffano nelle acque infinite del Pacifico. Sebbene Nuku Hiva non sia una destinazione principale per le immersioni, offre un’abbondante biodiversità marina e una ricca storia culturale, archeologica e tradizionale che giustifica il suo appellativo di “Terra degli Uomini”.
Hiva Oa: La dimora degli artisti
Secondo la leggenda, Hiva Oa è la dimora degli dei. Oggi è chiamata comunemente il “Giardino delle Marchesi” per la sua terra fertile e lussureggiante. Questo luogo ipnotico è dominato da paesaggi aspri, spiagge di sabbia nera e alte scogliere che si gettano nel Pacifico. Hiva Oa è stato il rifugio di artisti come Paul Gauguin e Jacques Brel, che cercavano la “pace interiore” in questo angolo di paradiso.
Ua Pou: Le colonne dell’ingresso divino
Ua Pou è conosciuta come la dimora delle colonne d’ingresso della casa di Dio. Queste enormi colonne di basalto si ergono maestosamente nel cielo e sono ispirazione per artisti e poeti. Le alte vette di Ua Pou dominano la baia di Hakahau, il principale villaggio dell’isola.
Ua Huka: Il paniere della casa di Dio
Ua Huka è il “pandino” della dimora di Dio, un’isola che sfoggia una bellezza ancora più selvaggia e incontaminata. Qui, cavalli selvaggi galoppano attraverso paesaggi aridi mentre le capre si arrampicano sugli altipiani. Ua Huka è un luogo pacifico e mistico, dove gli antenati sono parte integrante della vita quotidiana.
Tahuata: Il sorgere del sole
Tahuata simboleggia il “sorgere del sole” o “la casa illuminata” della dimora di Dio. Questa piccola isola può essere raggiunta solo via mare da Hiva Oa, ma è una scoperta affascinante per i viaggiatori fortunati. Tahuata offre valli fertili, baie cristalline e un’atmosfera di pace. La maggior parte degli abitanti vive delle proprie abilità artistiche, lavorando l’osso e il legno per creare opere straordinarie.
Fatu Hiva: Il tetto della dimora di Dio
Fatu Hiva rappresenta il tetto della dimora di Dio, nonostante le sue dimensioni ridotte. Questa isola stupenda è caratterizzata da paesaggi mozzafiato, vegetazione vergine e un’atmosfera incantata. Nel 1937, l’esploratore Thor Heyerdahl e sua moglie cercarono una vera connessione con la natura vivendo su Fatu Hiva, e oggi l’isola è rimasta pressoché intatta. Le sue spiagge di sabbia nera e le scogliere si trasformano in uno scenario surreale all’imbrunire, quando la luce del tramonto crea una visione mozzafiato.
Fonte: Comunicato Stampa