Cocktail Bar & Pizzeria Dry Milano: proposte circolari per zero sprechi

Dry Milano
Dry Milano Cocktail - Image: Dry Milano

Dry Milano presenta il suo nuovo menù invernale, per un’esperienza gastronomica unica, fondendo la semplicità della pizza con l’affascinante mondo della mixology contemporanea. Il concept innovativo e irriverente, che ha reso Dry un punto di riferimento non solo a Milano ma anche oltre i confini cittadini, offre un connubio peculiare tra due mondi enogastronomici, e ora propone i sapori d’inverno con un occhio alla filosofia no sprechi, sposando la filosofia di Lorenzo Sirabella che pone l’accento sull’uso di ingredienti freschi e la circolarità delle materie prime.

Dry Milano

Dry Milano – Image: Dry Milano

“A tutti i livelli, negli ultimi anni, si è diffusa un’attenzione necessaria a comportamenti sostenibili. Poterli mettere in pratica ogni giorno è una sfida importante poiché attraverso un piatto si racconta il proprio impegno e la propria filosofia, che noi sintetizziamo evitando gli sprechi e ottimizzando l’utilizzo degli ingredienti” commenta Lorenzo Sirabella. “Ogni stagione ci chiede tempo per rivisitare alcune proposte e calibrare gli equilibri, così sottili nella mixology, ma è un lavoro in cui crediamo e che vogliamo continuare a portare avanti, grazie anche ai nostri ospiti che apprezzano le novità confermando che siamo su una strada giusta e condivisa” conclude lo chef.

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Dry Milano pizza friarielli zucca e ventricina – Image: Dry Milano

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Nel cuore di Milano dal 2013, Dry Milano si distingue per l’identità del locale: asciutto, pulito, essenziale e netto, come il nome “Dry,” tre lettere “rubate” al linguaggio dei cocktail. Questa essenza si manifesta anche nell’approccio diretto e giocoso a concepire il convivio, diventando un luogo d’incontro dove la spontaneità e la gioia regnano sovrane, ridefinendo gli schemi della socialità.

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Dry Milano: Image: Dry Milano

Gli spazi di Dry Milano racchiudono atmosfere industriali, arricchite da arredi accattivanti dal gusto retrò. Un ambiente dove la flessibilità tra tavoli, sgabelli e banconi crea un’atmosfera informale, mettendo al centro il piacere degli ospiti. L’innovazione di Dry non si limita alla cucina, ma si estende alla mixology, creando una sinergia irresistibile tra pizza e cocktail. Questo approccio unico si riflette nella scelta dei materiali e nell’organizzazione degli spazi, trasformando ogni momento trascorso da Dry Milano in un’esperienza indimenticabile.

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Dry Milano cocktail pumpkin mule – Image: Dry Milano

Le proposte invernali
Tra i classici intramontabili, spiccano le nuove proposte stagionali, dove zucca, tartufi e funghi si fondono in combinazioni sorprendenti, offrendo autenticità e genuinità in ogni piatto. La cucina di Sirabella celebra la circolarità degli ingredienti, garantendo un’esperienza gastronomica ricca di sapori inaspettati.

Le creazioni culinarie di Sirabella trovano riscontro anche nei cocktail, dove Edris Al Malat reinventa gli ingredienti per ridurre gli sprechi, in linea con la visione sostenibile di Dry Milano.

Il cuore del menù rimane la pizza napoletana, declinata in varianti come la Pizza 4 formaggi con polline e castagne al miele, la Pizza con funghi e salsiccia di Bra, prosciutto e funghi porcini, e un omaggio a Milano con La cassoeula con luganega, verza e riduzione di vino rosso. Tra le proposte più originali spicca la Pizza con friarielli, ventricina, crema di zucca e provola affumicata, e l’Orto, una festa di sapori vegetali con cavolo viola, scarola, carote, melograno, broccolo romanesco e chips di topinambur.

La circolarità degli ingredienti
L’aggiornamento stagionale del menù consente proposte cicliche che dialogano con la cucina, privilegiando il riutilizzo creativo delle materie prime in varie consistenze e cotture. Un esempio di questo approccio circolare si ritrova nel dessert che vede le pere cucinate nel Vermouth Mancino ambrato, mentre gli scarti delle pere vengono impiegati per infondere il Vermouth, creando un Vermouth alle pere utilizzato nel cocktail Kill-Bill vol.1.

“Per quel che riguarda la Drink List abbiamo ormai una carta di miscele che punta allo spreco zero, creando un canale di recupero tra bancone e cucina. Oltre ai grandi classici, troviamo 8 signature drinks, completano poi tre creazioni analcoliche. In ciascuna di queste ricette si ritrova almeno un ingrediente di recupero: nel Sud Express, ad esempio, riutilizziamo il latte scartato dalla mozzarella di bufala, sotto forma di sciroppo, con una texture vellutata che richiama le preparazioni della cucina, lo si trova abbinato a Barcelò Rum Imperial, Amaro Lucano e Yogurt al caffè; nel Pumpkin Mule, invece lavoriamo la parte fibrosa, la buccia e i semi della zucca, scartati dalla cucina che usa solo la polpa per le farciture, questi vanno in infusione per 48 ore nella vodka che fa da base al cocktail.” Spiega Edris Al Malat “Stessa cosa accade con il drink Clover Bread dove proponiamo un “fake champagne” ricreando la sensazione di champagne tramite un vermouth infuso con il pane del giorno prima che non è servito perchè non più fragrante.

Anche gli impasti delle pizze subiscono lo stesso trattamento zero spreco, e vengono recuperati il più possibile, “partendo da norme di buon senso acquisite a casa”, commenta Sirabella : gli impasti che di sera non vengono cotti, si trasformano in tre prodotti: una parte viene infornata ogni giorno per ottenere il pane fresco; con una seconda si realizza un prodotto cotto a vapore e glassato con cioccolato e caffè per un dolce; e con un’altra ancora si realizzano delle sottili chips per accompagnare l’aperitivo.

Fonte: Comunicato Stampa

Andrea Winter
Esperto di enogastronomia, cinema e serie TV. La sua passione si è consolidata nel corso degli anni grazie a un costante impegno nel seguire da vicino gli sviluppi dell’industria dell’intrattenimento. E’ costantemente aggiornato sulle ultime novità del mondo del cinema e delle produzioni televisive.

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